giovedì 12 maggio 2022

Eurovinum - Da Fondevina a Solighetto, per i percorsi di Borghi d'Europa

 La rete internazionale Borghi d'Europa promuove il Percorso Internazionale Eurovinum,Il Paesaggio della Vite e del Vino, all'interno del progetto L'Europa delle scienze e della cultura

patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica).


I giornalisti e i comunicatori della rete si sono così ricordati di un'azienda di Solighetto, che,

proprio in questi tempi, ha conosciuto una importante rinascita, mettendo insieme la storia enoica della famiglia Lorenzon alla visione d'impresa di una holding nel settore dei terreni ( Zanettin) e la vivacità di una produttrice di miele di Valdobbiadene, l'avvocato Francesca De Stefani.

Ecco come nasce il racconto di Fondevina ( con il riferimento ad un toponimo del territorio).


La visita di Bruno Sganga, giornalista ed enogastronomo, già coordinatore delle iniziative editoriali di Luigi Veronelli e animatore della rete dei Borghi De.Co., è arrivata a suggellare un impegno preciso, che parla il linguaggio delle genuinità, di vini che nascono in vigna, di attenzione all'ambiente e alla sua sostenibilità.

                                                    Bruno Sganga


“Siamo viticoltori sin dal 1890, e questo ci colloca fra le tradizioni più antiche della zona. Testimonianze attestano la presenza della famiglia Lorenzon nella borgata del Valotai di Refrontolo sin dalla seconda metà del XIX secolo. I vigneti coltivati sono ancora gli stessi, e alcuni ceppi sono vecchi più di un secolo, testimoni silenziosi di una storia di cui andiamo fieri.”


La degustazione dell'extra dry e del brut di casa, non ha lasciato dubbi.

“ Occorre imboccare una strada fatta di non banale pubblicità, ma di incontro con il mondo dell'informazione, proponendo contenuti culturali e storici, capaci di suggerire il percorso virtuoso

che Fondevita intende realizzare – osserva Renzo Lupatin,Presidente di Borghi d'Europa.”



Così anche la nuova linea grafica dell'azienda verrà opportunamente valorizzata .


Le iniziative di informazione che Borghi d'Europa propone in questi mesi primaverili sembrano

'pensate' per questo obiettivi : Qualità Vo Cercando,Gente & Borghi di qua e di là del Piave, chiuderà il proprio itinerario a Fondevina.


Per il quinto anno consecutivo la rete di informazione Borghi d'Europa propone infatti nel mese di maggio un viaggio nelle Terre della Piave, nel quadro del progetto L'Europa delle scienze e della cultura.

Qualità Vo' Cercando, Gente & Borghi lungo le rive della Piave è il titolo del viaggio, che comprende visite a luoghi del desiderio,con interviste,incontri di informazione, degustazioni, seguite dalla redazione multimediale di Borghi d'Europa

Giornalisti,Comunicatori,Uomini di cultura, Imprenditori della filiera agroalimentare,rappresentanti

di associazioni e istituzioni locali si incontrano fuori dagli schemi ufficiali, attorno a tavoli in campagna, lungo le rive del fiume sacro alla Patria.


Insomma, un incontro a Fondevina, un incontro a filò.




“I filò, sono una veglia che i contadini, durante le lunghe serate invernali, facevano nelle stalle per ripararsi dal freddo ed erano fatti di tanta cultura popolare. A tener loro compagnia c’erano i contafole, personaggi mitici, quasi tutti analfabeti, che con i loro racconti, ricchi di riferimenti con la realtà circostante, mantenevano viva la forza espressiva del dialetto e ne tramandavano la tradizione orale. A volte le persone radunate nella stalla partecipavano al racconto, interpretando i ruoli dei vari personaggi e imitandone anche la voce in un’atmosfera quasi teatrale. Durante la recitazione le donne ricamavano o lavoravano a calza, mentre gli uomini accudivano agli attrezzi del lavoro quotidiano. Ma il filò era anche il luogo della “ciacola” e dei giochi («se godevino co gnente...»), il luogo in cui si raccontavano i proverbi, gli indovinelli, le filastrocche (famose le ninnananne), il luogo in cui si cantavano i canti rituali legati alle stagioni ed agli eventi importanti della vita dell’uomo (ad esempio il corteggiamento, le nozze, ecc.). Al filò si davano appuntamento i fidanzati e nascevano amori.”


Così va bene !!

martedì 10 maggio 2022

La Via dei Norcini – Un viaggio del gusto nelle Marche, accompagnati dal Salumificio Spader

 


Nel viaggio del gusto de La Via dei Norcini, eccoci giunti nelle Marche. “ E' impossibile dimenticare – ci racconta Emanuele Spader-, che le Marche sono la terra del Prosciutto di Carpegna e del Prosciutto di Fabriano. Mentre il Prosciutto di Carpegna DOP è lavorato a mano e affonda le sue radici nel Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello, tra le verdi colline del Montefeltro, il Salame di Fabriano può essere prodotto solo con una lavorazione a mano, escludendo quindi la produzione industriale: si fa solo con carni scelte di prosciutto e con il fiocco di spalla, tagli magri arricchiti con inserti di lardello, ovvero piccoli quadratini di lardo preso sotto la cotenna (nella zona dorsale del maiale). Un’altra caratteristica fondamentale è che il maiale deve essere allevato nel territorio fabrianese e che lo stesso deve seguire un’alimentazione specifica come da disciplinare. “ 

Dalla Salumeria Vito di Macerata (25 anni di storia di Vito Carbonari e della sua famiglia), ci arriva poi la segnalazione del prosciutto crudo dei F.lli Bartoli. Il Prosciutto Antica Salata dei F.lli Bartoli è prodotto con suini 100% Marchigiani, lavorati secondo l’antica tradizione, con una salatura pronunciata in modo da rendere al prosciutto un gusto unico, tipico delle nostre campagne. “Coscia di peso importante, da 13 a 18 Kg, giusta di grasso, appesa per il nervetto abilmente intrecciato. Messa sotto sale per 7 giorni, poi massaggiata e messa di nuovo sotto sale per altri 14 giorni. Una volta dissalati, i prosciutti più piccoli vengono appesi mentre i più grandi vengono pressati per una settimana. Dopo un periodo i sosta di 100 giorni, vengono lavati, asciugati e toelettati. Al settimo mese sono sottoposti a un trattamento con sugna e posti nella cella di stagionatura. A 12 mesi i prosciutti sono di nuovo stuccai e sottoposti ad accurata selezione; infatti solo i migliori passano ad un ambiente fresco naturale fino a 24 mesi. A quel punto i nostri gioielli, sodi e saporiti, ideali per il taglio al coltello, sono offerti ai consumatori più raffinati.” Emanuele Spader propone in questo viaggio il suo Prosciutto Cotto alla Fiamma. Il Prosciutto cotto alla fiamma del Salumificio Spader, è un prodotto aromatizzato con aromi ed erbe aromatiche, legato a mano e cotto arrosto, confezionato in sottovuoto. “La sua peculiarità – ha osservato Renzo Lupatin, presidente di Borghi d’Europa-, risiede nel perfetto equilibrio tra sapore delicato del cotto e il profumo dolce e pulito delle spezie aromatiche e di grigliato. Il prosciutto cotto Fiamma è tenero e succoso, compatto e gradevole per tutti i palati.” Il Prosciutto viene sottoposto ad una fase aggiuntiva, oltre a quelle di asciugamento e affumicatura con legno di faggio e ginepro, anche di bruciatura a fiamma della cotenna. “Questo rende il prodotto estremamente nero e dona un caratteristico gusto e profumo di affumicato e di grigliato.”